About the author : Emanuela Splendorini

Emanuela Splendorini, professione avvocato. Appassionata di libertà finanziaria al femminile.

Il titolo di questo articolo è provocatorio e serve per richiamare l’ attenzione sul fatto che per anni noi donne siamo state vittime di pregiudizi, spesso anche creati da noi stesse in base a quello che avevamo sentito dire o che ci era stato riferito.

Molte di noi, sono cresciute con l’idea che una donna non sappia fare investimenti. Ce lo hanno forse detto e noi ci abbiamo forse creduto ma sta a noi continuarci a  credere.

Per smascherare la menzogna, occorre partire dalla basi sulle quali è stata costruita.

Per sapere se sappiamo fare un investimento, occorre chiederci cosa è un investimento finanziario.  Facendo la somma di tante definizioni che ho letto e semplificando al massimo il loro contenuto, l’ investimento lo si può definire come “ l’impiego di somme di denaro non immediatamente necessarie, con l’ intenzione di consumare tali somme in archi temporali futuri”.

Se questo è quello che realmente è un investimento, siete proprio sicure di non saperlo  fare o di non averne mai fatti? Mi permetto di fare un esempio banale, ma efficace. Durante i saldi di fine stagione invernali vedete in un negozio, un vestito che sarebbe perfetto per quel matrimonio a cui dovrete partecipare nel mese di giugno. Fate due conti mentali e valutate se avete a disposizione una somma di denaro che non sia  immediatamente necessaria per l’ acquisto di beni o servizi di prima necessità  ( spesa, affitto, bollette, mutui/ finanziamenti, assicurazioni ). Se ritenete di avere questa somma a disposizione, potreste decidere se  lasciare da una parte la somma, quindi non impiegarla o invece acquistare  quel vestito per indossarlo 5 mesi dopo, avendo guadagnato il 30% o  50 % o 70% ( dipende dalla percentuale dei saldi con la quale avrete fatto l’ acquisto) del suo valore.

L’esempio è stato fatto solo per chiarire la definizione di investimento e le dinamiche che mentali che lo permettono, lasciamo stare ogni considerazione puramente femminile riguardo al  fatto che al momento indossarlo sentiamo  quell’ irrefrenabile bisogno di comprarne uno nuovo perché ormai quel vestito, anche se da 5 mesi è chiuso nel nostro armadio non è più nuovo, perché lo abbiamo visto ogni giorno aprendo il guardaroba e ci sentiamo fuori moda al momento in cui dobbiamo indossarlo ,in più ci convinciamo che come lo abbiamo visto noi, ogni giorno, per 5 mesi, anche gli altri invitati al matrimonio, potrebbero pensare la stessa cosa, come se ognuno di loro facesse l’ inventario di cosa abbiamo nell’ armadio, stagione dopo stagione, ma soprattutto, quello che ci farà acquistare, forse, un vestito diverso è il fatto che guardandoci allo specchio, non  ci vedremo più la stessa donna di 5 mesi prima.