La Leadership Femminile è un argomento complesso e non univoco nella sua definizione e nel suo riconoscimento. I detrattori della stessa ne parlano come qualcosa di ibrido, dai contorni non ancora definiti, nato dalla costola della Leadeship Maschile che deve ancora trovare la sua forza ed identità e viene “tollerato” solo per una sorta di atteggiamento politically correct nei confronti delle poche che riescono ad esprimerla nella sua matrice più autentica.
Quanto si parla di Leadership Femminile si è portati a ritenere, per steroetipi storico- culturali, ad una Leadership Maschile svuotata dai connotati testosteronici e dominanti e quindi meno incisiva e più morbida, quasi più casalinga e meno professionale, infarcita di tutto quello che appartiene alla vita delle donne “perse” tra famiglia, casa, lavoro, figli, impegni, frivolezze, emotività, amore. Come se ci fosse solo quello, come se sapessimo fare solo quello, come se il nostro posto fosse solo quello.
Nonostante molti sforzi siano stati compiuti negli ultimi anni, sia dal punto di vista sociale che legislativo, non è ancora naturale riconoscere un reale valore alla Leadership Femminile talvolta anche da parte delle stesse donne che vi entrano in relazione.
Diversamente però da quello che si è portati a credere, la Leadership Femminile non è affatto morbida e lenta nella realizzazione degli obbiettivi del team o dell’azienda che guida, perché chi la esercita ha già vinto su se stessa per essere arrivata lì, perché ha superato brillantemente come un giocatore di football americano che scarta gli avversi per andare a fare meta, i limiti delle sue insicurezze, del suo valore, delle sue capacità, del suo coraggio, della sua forza, dei pregiudizi sociali, del suo diritto e merito di poterla esercitare.
La Leadership Femminile è frutto di un grande lavoro su se stesse prima di tutto, è l’arrivo di un viaggio faticoso, un mare calmo dopo una lunga tempesta, ecco perché i connotati della Leadership Femminile sono l’empatia, la collaborazione, il riconoscimento, l’ascolto, la motivazione e la realizzazione degli obbiettivi come team. La Leadership Femminile non è coercitiva perché l’unico vero riconoscimento di cui ha bisogno è quello del punto nel quale nasce e non di quello dove arriva e si esprime, perché in questo caso ne è una naturale conseguenza.
Forse non è sempre così, ma la mia esperienza e il mio viaggio è questo che mi hanno mostrato.